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L'ARCHETIPO DELLA GRAVIDANZA, la seconda Sĕfirōt di Chokhmàh: L'ENERGIA VITALE

lun 17 ott 2022
E' il tuo serbatoio energetico principale su cui puoi sempre contare. E' il tempo della tua Gravidanza nell'utero materno
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L'ARCHETIPO DELLA GRAVIDANZA

la seconda Sĕfirōt di Chokhmàh:

L'ENERGIA VITALE

Il percorso della Cronogenetica ha questo significato:

togliere i blocchi emozionali e mentali per ridare alla persona la sua energia primaria. 

E’ sempre possibile recuperare l’origine energetica del soggetto

perché questa si struttura e si alimenta nei nove mesi di gravidanza nell’utero materno.

Nell’Energia Vitale la persona può tornare ad attingere al vigore della propria forza,

quella stessa che si è accesa nel momento in cui

i due clan si sono fusi nell’attimo del concepimento.

Se nel Progetto Senso c’era solo l’intenzione del maschio

con il suo aspetto culturale e intellettuale,

mentre tentava di proiettare una visione su quello che sarà.

Nell’Energia Vitale diviene assolutamente imminente la possibilità

di una concezione come saggezza di una nuova evoluzione.

Il maschio lancia la propria immaginazione nel futuro,

finché incontra la femmina capace di ridargli indietro quella rappresentazione,

rendendo possibile il suo intento.

L’immagine che viene restituita e che ritorna indietro al maschio

è proprio la quintessenza dell’attrazione, che non ha nulla di contraffatto o contaminato.

Non si tratta dello sconcerto di un’Eco di ritorno che lascia sempre il sapore del dubbio:

c’è sempre infatti una deviazione della frequenza

che non permette di riconoscere la propria voce.

Nell’attrazione invece, in ciò che torna indietro,

c’è sempre totale riconoscimento e desiderio fusionale.

L’incontro tra due persone che si riconoscono,

come un segreto programma di anime gemelle,

è la testimonianza della possibilità di contenersi l’un l’altra.

Il soggetto trova una persona capace di ricevere la propria anima

e in quel contenimento scopre e prevede l’accettazione della sua.

Questo è lo scambio tra le due anime, perché non hanno il limite della dimensione.

Qui il maschio decide di fermarsi

e dare carne alla sua proiezione e immaginazione.

E’ il momento in cui si scatena la Vita,

perché lo spermatozoo incontra l’ovulo,

la storia incontra l’Eternità

e l’energia liberata è in grado di accedere all’Onda Sincronica.

L’inusitato accade e l’inviolato diventa carne.

Nell’Energia Vitale il potere della Volontà del pensiero del maschio

si incontra con il potere di Autoannullarsi della femmina:

è il miracolo del Libero Arbitrio umano

che nel maschio accetta di non lasciare la donna sola

e di rimanerle accanto come padre della sua creatura,

ma si rimette alla di lei decisione di tenere o meno il bambino.

Questa azione è maschile perché, come ci assicura la religione,

è lo Spirito Santo

(quello che sopra abbiamo chiamato scambio di anime e reciproca compenetrazione)

che innesca la gravidanza nella Vergine Maria

(l’autoannullamento del femminile: “Ecce Ancilla Domini):

è lo spermatozoo che risale il canale per andare a fecondare l’ovulo.

Nell’Energia Vitale è sotteso il concetto di serbatoio energetico.

Nell’albero genealogico cosa rappresenta questo serbatoio?

E’ la terra che ci ha dato i natali.

Corrisponde all’aspetto del maschile che protegge la propria donna mentre è in dolce attesa.

L’Energia Vitale di ciascuno di noi

dipende dal tipo di relazione che in quei nove mesi di gravidanza

si instaura tra mio padre e mia madre:

come è stata vissuta la mia crescita nell’utero?

Sono stato atteso, riconosciuto, amato?

La sincronicità nella vita di una persona ricalca la vita nell’utero!

Qui è stata instaurata la gerarchia perfetta: prima il RISPETTO e poi l’AMORE.

Concepimento come incontro

tra tempo presente ed Eternità

La femmina è sempre biologicamente connessa ai cicli

ed è al di fuori di ogni concezione di tempo inteso come scorrimento lineare.

Basta ricordare che la bambina, appena nata,

già possiede tutto il suo corredo di gameti già formati

e gli ovuli dovranno soltanto maturare per rendersi pronti alla fecondazione.

Nel DNA dell’ovulo c’è già scritta tutta l’informazione genetica del clan di appartenenza,

con tutti i conflitti e le problematiche irrisolte del suo albero

e non c’è nessun modo per modificarla.

Il maschio è biologicamente connesso alla temporalità,

basta ricordare che lo spermatozoo matura in poco più di due mesi

(74 giorni per la precisione) e poi decade con altrettanta velocità;

anche se la produzione di nuovi gameti avviene per tutto l’arco della vita.

Forse l’incontro tra il maschile e il femminile è soltanto il tentativo

di trovare una soluzione storica e contemporanea

ad un karma atavico ereditato da generazioni?

In tutte le religioni è sempre la donna a portare e sopportare la colpa,

non perché abbia commesso qualche terribile azione,

ma semplicemente perché è la portatrice dell’ovulo con il karma di tutto il suo clan.

Così pure l’importanza del maschile non risiede nella sua forza fisica

o nella giustificazione di un sessismo patriarcale,

ma semplicemente perché porta in sé la sfida della storia e della contemporaneità:

il suo seme genera un figlio in quel tempo determinato

ed il figlio è la vera soluzione biologica ai problemi dell’albero.

Il liquido seminale del maschio si impregna dell’Anima del mondo

di quel preciso momento e si rende capace di esprimerla con rinnovato afflato.

Ogni seme è infatti in sintonia con la temporalità del luogo dove germoglia

ed è appunto lì che rischia la sua nuova interpretazione del mondo.

Se leggo la realtà con solo gli occhi del primato della libertà assoluta,

potrei concludere che la nascita di un bambino sia solo il gioco perverso

di una casualità errabonda che si oggettiva nella roulette russa

di uno schizzo di sperma, portando in vita un’esistenza priva di significato.

Ma in verità il seme umano è sempre

spudoratamente vicino alla contemporaneità del tempo,

anzi il suo primordiale potere è proprio quello di cogliere

la visione del presente per proiettarla, come progetto di vita, nel futuro. 

L’Energia Vitale non è altro che il modo di superare il karma dell’albero

attraverso una nuova visione lanciata il più lontano possibile nel futuro.

La formula dell’Energia Vitale è simile alla formula della relatività: E=mc2

La luce potremmo equipararla alla visione.

La massa rappresenta il Karma stesso.

Quindi,

l’Energia vitale è uguale alla massa del Karma

moltiplicato il quadrato della visione.

Un’energia potentissima sia che la visione sia elevata,

sia che il karma sia pesante.

Ecco che l’energia e la massa sono equivalenti.

Non è dunque importante diminuire il karma,

ma piuttosto utilizzarlo appieno.

Questo significa che chi ha il karma più pesante

ha la possibilità di sollevare e attivare OPPORTUNITÀ più elevate

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