Perchè entrare nel percorso Cronogenetico?

La persona che inizia il percorso di Cronogenetica (Cronogènia se si tratta del singolo) solitamente sta vivendo un periodo di disagio esistenziale, ad esempio:

  • non si trova bene nel posto che occupa in famiglia, nel suo gruppo o nel lavoro,
  • non riesce a mantenere un rapporto stabile con il proprio partner o rompe improvvisamente con lui ad intervalli regolari,
  • vive la relazione affettiva come se fosse una bambina anziché un’adulta, o tratta il partner come un bambino
  • non riesce mai, nonostante lavori con impegno e competenza, a raggiungere una condizione di agio corrispondente,
  • perde spesso i propri documenti o subisce incidenti d’auto o di altro tipo solo in alcune date,
  • viene presa dal terrore che la sua azienda, attualmente in condizioni floride, potrebbe crollare all’improvviso, come è accaduto a qualcun altro componente della famiglia,
  • non riesce a rimanere ferma nella stessa abitazione, ma deve traslocare dopo un po’, senza buoni e ragionevoli motivi,

Sono solo esempi e ne potremmo fare centinaia di altri.

L’Albero genealogico è il riferimento essenziale della tecnica di Cronogenetica ed agisce nel soggetto come qualcosa di vivo e palpitante: la sua linfa emotiva scorre in ciascuno attraverso segni, intenzioni o impressioni che sono comunque attivi e lavorano al di là di quanto si riesce a percepire con la parte cosciente.

Quando una ragazza resta incinta a 16 anni, alla stessa età in cui la Madre – e anche la Nonna – hanno dovuto affrontare la medesima dolorosa scelta se abortire o meno, è difficile pensare che si tratti di una mera coincidenza, avvenuta per caso; sebbene le circostanze e le motivazioni di ciascuna possano sembrare o essere effettivamente diverse.

Ci sono molti casi analoghi in cui possiamo scoprire all’opera una eredità emozionale che passa attraverso le generazioni, proprio come gli occhi verdi o il pollice valgo dell’ereditarietà fisica: essa non si propaga sull’onda di una trasmissione orale diretta, ma piuttosto rifrange nelle intenzioni impalpabili delle cose segrete dell’Albero e si manifesta come omertà e non-detto.

L’Albero, secondo la Cronogenetica, è il vero e unico Individuo che sembra agire proprio come un essere vivente: ciascuno di noi è solo una parte, un tessuto, un organo – più o meno importante – di quella gigantesca creatura che si perde nella notte dei tempi.

Il nome che abbiamo riflette un significato e richiama nomi uguali o simili del nostro albero; il mestiere che facciamo, individua un compito che inconsciamente abbiamo assunto per curare il nostro Albero; lo stesso incontro con il partner, che aveva all’inizio il sapore di una affinità elettiva e che poi si è rivelata un disastro, richiama storie ed eventi che sono già successi sull’Albero, come una immensa coazione a ripetere.

Anche nel nostro immaginario non agisce solo un inconscio personale, ma dobbiamo imparare a fare i conti con l’inconscio familiare o di clan, come ci insegna la Psicogenealogia; che ci costringe, a nostra insaputa, ad agire per rimediare in qualche modo ad azioni vissute e non risolte dai nostri genitori o dai nonni fino alla quarta generazione.

Cronogenetica riesce a decifrare tutta la ricchezza della storia familiare del soggetto per leggerne le memorie – ovvero il vissuto e il “risentito” comportamentale che il clan è riuscito a escogitare nella sua marcia verso la vita – e come esse hanno una risonanza nel suo modo di essere al mondo, oggi.

Il lavoro della Cronogenetica instaura un legame proficuo tra Psicogenealogia, Programmazione Neurolinguistica e Costellazioni Familiari, e riguarda la linea di sangue della Madre e del Padre, anche nei casi in cui sembra impossibile avere notizie degli antenati o siamo in presenza di orfani o trovatelli. Non è infatti quello che si sa della famiglia che agisce nel nostro presente, ma ancora di più è quello che non si conosce a generare i suoi effetti indesiderati.

Cronogenetica riconosce le cause radici degli eventi emozionali che sono alla base delle memorie che agiscono in noi sia a livello conscio che inconscio. Soprattutto il momento della nascita è spesso determinante per le nostre emozioni: è molto importante il nome che ci viene assegnato, il rango di fratria che occupiamo, la data in cui avviene la nascita e tutte le vicende legate a questo evento di svolta.

Ecco le domande a cui la Cronogenetica permette l’emergere di una risposta:

  1. Ci sono segreti di famiglia sull’albero che agiscono ancora oggi sul soggetto?
  2. Quali sono le linee di trasmissione di quella omertà?
  3. Ci sono date particolari in cui avvengono ripetizioni di eventi?
  4. Che cosa ci obbligano a ricordare o a comprendere?
  5. Come leggere quella determinata scelta del partner o della professione?
  6. Perché così tanti cambiamenti e rovesci di fortuna (malattie, incidenti, etc.)? Cosa ci ricordano?
  7. Quali sono i debiti emozionali della mia famiglia di origine, che io devo in qualche modo onorare?

Queste domande, ed altre ancora, intendono far luce sul modo in cui agisce su di noi l’inconscio familiare.