IL SENSO DI COLPA: NON RIUSCIRÒ MAI A SODDISFARE MIA MADRE!
IL SENSO DI COLPA:
NON RIUSCIRÒ MAI
A SODDISFARE MIA MADRE!
Spesso il senso di colpa non viene neppure citato
o inserito nelle emozioni o nello studio delle emozioni moderne.
Eppure, per la nostra esperienza,
è la prima emozione di imprinting in Italia,
almeno secondo la conoscenza della Cronogenetica
su oltre 18.000 sedute.
Nella COLPA il soggetto non ha ancora scoperto
il proprio bisogno, fa ancora quello che gli dicono gli altri,
non più per il timore e la soggezione verso un potere
che lo mantiene in sudditanza,
ma per il sincero desiderio di soddisfare
in tutti i modi l’altro ed il suo bisogno.
E’ opinione comune individuare
come luogo della colpa
il femminile.
Colpevole è, fin dall’origine, sempre e soltanto la donna,
anche se è il maschile ad indicarla con il dito puntato.
In verità il vero ed unico nucleo della colpa
non è Eva che mangia la mela,
ma il figlio o la figlia che sono coscienti
di NON AVER SODDISFATTO IL MATERNO.
La madre del soggetto ferma e castra
ogni sia pur minima espressione di individualità.
Le persone con questo imprinting
hanno una scarsa autostima
e sono facile preda di qualsiasi altro interlocutore.
In questa emozione viene continuamente riprodotta
l’insofferenza della madre che soffre
per l’assenza del proprio partner
che spesso lascia i propri figli in ostaggio alla madre.
Ad esempio: quando il nostro partner è infedele,
siamo portati a dare la colpa a noi stessi.
Nel senso di colpa il proprio bisogno reale
non viene ancora espresso,
ma i figli vengono concepiti e fatti arrivare.
Ecco alcune motivazioni
che derivano dalla nostra esperienza
e che fanno permanere il soggetto nella colpa:
- Non riuscire a trovare soluzioni per la propria madre
- Ripetere con i propri figli il cliché
di incomunicabilità con i genitori vissuto nell’infanzia - Non essere riuscita a trasmettere
alla propria figlia adottiva dei sani principi - Dover essere sempre di esempio
per gli altri e per i propri familiari - Non riuscire a gestire l’affettività con il maschile
- Non riuscire a manipolare il maschile
nella stessa maniera del padre (che lo accettava per amore) - Non riuscire a mettere l’affettività al primo posto
- Anteporre il successo sociale all’affettività familiare
- Non sentirsi mai a posto con la propria coscienza
- Non fare abbastanza per gli animali
- Non essere sempre splendida e splendente
- Non essere riuscito ad esprimere le proprie conoscenze
- Non saper gestire la propria esistenza
- Vivere in un ambiente in cui non si viene compresi
- Non riuscire a gestire la propria omosessualità latente
- Non riuscire a staccarsi dalla madre
Benefici della Cronogenetica
per il Senso di Colpa
Il sentimento del SENSO DI COLPA è descrivibile
come la propria energia in totale asservimento
al desiderio ed al bisogno del prossimo,
per averne in cambio un surrogato di affettività.
Vivere con il senso di colpa è garantire all’altro
un’entrata diretta al centro della nostra volontà
per costringerci a fare (in un modo oscuro ma reale)
quello che l’altro ci chiede.
Chi ha l’emozione di senso di colpa come imprinting primario
ha serie problematiche di nascita
e molto probabilmente porta addosso il segno del RIFIUTO.
Con la pulizia del SENSO DI COLPA
la persona si riappropria della sua energia
e comprende che la vita è anche RIFIUTO
e che l’unica strada percorribile è la Sua Accettazione.
Solo così la sottomissione precedente
si trasforma in presa di potere della propria vita.
Ecco cosa dice del Senso di Colpa il Libro
“Un corso in miracoli”:
“COLORO CHE SI SENTONO IN COLPA SI ASPETTANO L’ATTACCO
e, avendolo chiesto, ne sono attratti.
Così ciò che non vuoi ti attrae molto di più di ciò che vuoi.
Se l’ego pensa di aver sacrificato qualcosa per l’altro
lo odierà per questo.
Non ama l’altro ma amerà o crederà di amare il sacrificio.
Per questo sacrificio
– che esige da se stesso –
esige anche che l’altro accetti colpa e sacrificio.”
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