IL BAMBINO DI SOSTITUZIONE: UNA VITA CHE NON È LA TUA
IL BAMBINO DI SOSTITUZIONE
Il bambino di sostituzione nasce quando una perdita non è stata elaborata.
È un figlio concepito dopo la morte di un altro bambino o di un genitore.
Ma non per costruire, bensì per riparare.
Il dolore non digerito si trasforma in proiezione:
quel nuovo nato riceve un posto, un nome, un destino che non sono suoi.
Anne Ancelin Schützenberger lo ha spiegato con chiarezza:
“Quando il lutto non è stato elaborato,
il percorso di vita del bambino di sostituzione
non sarà dei più felici.”
Il caso più noto è quello di Vincent Van Gogh:
nacque un anno esatto dopo la morte del fratello,
che si chiamava anch’egli Vincent Willem.
Ricevette lo stesso nome, lo stesso posto,
ma non ebbe mai una vita che fosse solo sua.
Quando il fratello Theo diede il suo stesso nome al figlio,
Vincent si tolse la vita.
Come se non potessero esserci due “Vincent Willem Van Gogh” vivi nello stesso tempo.
Come se lui fosse l’usurpatore,
il testimone vivente di qualcosa che non doveva esistere.
Questo destino è più comune di quanto si creda.
Può essere legato alla morte di un figlio, di un fratello, di un coniuge,
ma anche a un desiderio irrealizzato,
a un sogno non compiuto,
a un amore perduto.
I genitori proiettano su quel bambino
la figura del defunto, o di ciò che hanno perso in loro stessi.
E così nasce una identità imposta.
“Non mi hanno mai visto davvero.”
“Mi sento come se vivessi la vita di qualcun altro.”
“Ho un nome che non è mio. Un posto che non ho scelto.”
Sono parole tipiche di chi porta il contratto di sostituzione.
Esistono molte forme di sostituzione:
-
il figlio riparatore che nasce per risolvere un conflitto antico;
-
il figlio di prolungamento, caricato del compito di vivere ciò che il genitore non ha potuto;
-
il figlio-coniuge, che prende il posto affettivo di un partner perduto.
Tutti condividono un’origine falsa:
un’identità assegnata, mai scelta.
E questo genera sintomi profondi:
-
crollo dell’autostima,
-
falla narcisistica,
-
depressione di base,
-
estraneità esistenziale,
-
rotture improvvise,
-
scelte drastiche per esistere finalmente per sé.
Cronogenetica lavora proprio su questo punto:
sciogliere il legame invisibile con il morto o con il sogno proiettato.
Non per dimenticarlo, ma per restituirgli il suo posto.
E per dare finalmente un nome e una direzione autentica
a chi è stato chiamato per “rimpiazzare”.
Non sei venuto al mondo per essere il prolungamento di nessuno.
E meriti di vivere la tua vera vita.
Scarica il nostro libro gratuito su i 2 Cervelli e i 2 Accessi:
https://uploads3.fw360.it/uploads/env/4/3809/img/ecommerce/products/2-cervelli_qualita95-pdf.zip?1753630088
Getta il cuore oltre l’ostacolo e prenota la tua prima seduta:
https://www.cronogenetica.it/cronogenia/