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I TERZOGENITI: OVVERO IL DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO!

dom 25 set 2022
I terzi figli cercano invece di portare la famiglia a primeggiare tra le altre. Il maschio utilizzando i gomiti, la femmina attivando la sua più elevata visione del futuro.
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I TERZOGENITI:

OVVERO IL DESIDERIO

DI ESSERE IL PRIMO!

Abbiamo già visto come i primogeniti

abbiano una funzione squisitamente biologica

di proseguire la famiglia di origine;

i secondogeniti hanno invece la funzione

di mettere in lizza la famiglia con il livello sociale,

per poter essere riconosciuti e rispettati

in un ambito più vasto.

Primi e secondi figli si interfacciano

con gli elementi portanti e anche

con le problematiche di ciascuno dei due clan:

in qualche modo sono costretti

a seguire l’alveo del fiume, anche quando

l’acqua tracima e inonda

le campagne circostanti.

I terzi figli cercano invece di portare la famiglia

a primeggiare tra le altre.

Il maschio utilizzando i gomiti, cercando

di farsi largo tra gli altri con irruenza e potenza,

la femmina invece, attivando la sua più elevata

visione e capacità di percepire la continuità.

Entrambi esprimono il desiderio,

proprio perché sono terzi,

di voler essere i primi!

I terzi figli sono molto più liberi dei primi due,

perché sono collegati caratterialmente

ad una generazione più antica,

quella dei bisnonni, dalla quale derivano la loro

iniziale leggerezza e saggezza.

Il primo impulso di un terzo figlio

è quello dell’anarchia:

“I miei fratelli più grandi seguono le regole del clan,

ma io sono libero da qualsiasi condizionamento

e agisco come voglio”.

Sono subito pronti ad andarsene via per il mondo

ed esprimere al meglio le proprie

capacità individuali. Il maschio ha l’aspetto

della potenza e della determinazione:

“Io posso tutto e niente mi ferma!”

Sono persone che entrano con facilità

in sfida con gli altri e, anche se perdono,

hanno sempre la percezione di aver vinto loro.

IL TERZOGENITO MASCHIO

Il terzo figlio maschio è collegato

al color ruggine nella CROMOLOGIA.

Ha una modalità di vivere la realtà

molto sfuggevole,

non si esprime mai con affermazioni nette,

ma ama lasciarsi aperte più opzioni

anche se tra loro contraddittorie.

A livello della parola non lo puoi prendere in fallo.

Di tutto quello che accade non è mai colpa sua

e comunque lui sa fare al meglio sempre tutto.

Possiede un'enorme forza di volontà

e quello che vuole dovrebbe riuscire

sempre a realizzarlo,

se non si perdesse dietro mille obbiettivi

spesso non sintonici tra loro.

Il terzogenito maschio rappresenta per l’albero

il “RISCATTO DEL MATERNO”.

Lui vorrebbe che sua madre fosse sempre

contenta e soddisfatta del suo operato.

Non si tratta del desiderio di renderla felice,

quanto della ricerca che lei sia

soddisfatta e contenta di avere un figlio come lui,

rispetto alla delusione

che gli altri fratelli sono stati.

Lui viene per aiutare le femmine della famiglia.

Se il terzo figlio è maschio

ed è anche l’ultimo della famiglia,

significa che il paterno ha un problema

(spesso di dipendenza) e che lui arriva

per riscattare la madre della sua condizione

di sudditanza e di lei si occuperà tutta la vita.

LA TERZOGENITA FEMMINA

La terza figlia femmina corrisponde

ad un Azzurro Cielo in Cromologia.

Qui c’è visione del tempo e della continuità.

Questa figlia ha ben chiaro cosa viene prima

e cosa viene dopo nel tempo

e nella gerarchia generazionale.

Lei si avverte come una principessa ed è colei

che in famiglia si può permettere di dire tutto

al proprio padre:

il legame con lui è molto profondo

e lei conosce le “parole giuste”

per colpirlo dove fa più male.

Se il terzo maschio è il riscatto della madre,

la terza femmina

è la coscienza negativa del padre.

La terzogenita si pensa superiore

per la sua visione,

grazie alla quale si domanda sempre:

“Qual è il metodo migliore

per ottenere ciò che voglio?”

E riesce comunque a trovare

tutti gli escamotage giusti

per raggiungere quel risultato.

Nei primi anni di vita la terzogenita

è davvero la figlia più leggera

ed allegra della fratria;

amata dai genitori e da tutti,

e tale rimane fino all’adolescenza.

E nell’incontro con le persone

estranee alla famiglia

che i terzogeniti diventano

prepotenti e determinati,

proprio perché non si aspettano il rifiuto

ed il mancato riconoscimento esterno,

che invece è normale all’interno della famiglia.

Così per difendersi

attivano la forza della volontà

e la perspicacia dell’intelligenza.

 

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