COMPASSIONE sì, ma ora non è più “TUTTA COLPA MIA” o “RESPONSABILITA’ MIA”.
“Mi guardo indietro a mi vedo sbiadita, confusa, impaurita, oggi mi sento più compatta nelle mie energie, più solida, come se le mie parti le potessi muovere tutte insieme, come se ora avessi il potere in me di muovermi e di decidere.
Il mio rapporto con mia madre è migliorato. Sento ora che c’è più un rapporto paritario, che non le do più così tanto potere di ferirmi. Lei percepisce ora la mia forza e mi porta rispetto per questo. Dentro di me non sento più di dover essere io sua mamma. Compassione sì e tenerezza, un grande desiderio di aiutare, ma ora non è più “tutta colpa mia” o “tutta responsabilità mia”.
So e sento che non devo essere io il veicolo perché lei trovi la sua felicità. In generale, sono più consapevole dei miei meccanismi “protettivi”, collegati da qualche filo sottile ai miei sensi di colpa e alle mie paure di non fare abbastanza. Ora sento di esserci per le persone a me vicine, ma non prendo più la responsabilità per la loro vita, o le loro scelte, o la loro felicità.
Sento di voler vivere la mia vita, di calarmici dentro, di scoprire poteri, forze e talenti miei. Mi guardo e sento che ora posso imparare, e progredire. Voglio avanzare! Molto c’è ancora da imparare, ma vedo dove posso migliorare e non mi condanno, mi sostengo nell’andare oltre.
Che si realizzino i miei obiettivi, perché io possa realizzare me stessa!
Grazie Mario, grazie Domenica, grazie Universo.“