DALLA SCELTA DEI NOMI CHE VENGONO DATI AI BAMBINI POSSIAMO LEGGERE L’ORIENTAMENTO DELLA SOCIETA’ INTERA
DALLA SCELTA DEI NOMI
CHE VENGONO DATI
AI BAMBINI
POSSIAMO LEGGERE
L’ORIENTAMENTO
DELLA SOCIETA’ INTERA
La frase Nomen omen
(o al plurale nomina sunt omina)
è una locuzione latina che, tradotta letteralmente,
significa “il nome è un presagio”,
“un nome, un destino”,
e deriva dalla credenza dei Romani che
nel nome della persona
fosse indicato il suo destino.
Anche nella filosofia cinese,
il nome è associato ad un compito,
a quello che tutto l’Universo riflette
nella vita individuale
di colui che porta quel nome.
Il destino non è estraneo
al significato del nome e corrisponde
alle predisposizioni, alle attitudini,
alle ambizioni, all’indole psichica
e fisiologica di ognuno di noi.
Solitamente sull’albero genealogico italiano
si tendeva a dare al nascituro il nome
di qualcuno che era già vissuto;
una persona cara alla quale eravamo
fortemente legati e affezionati.
Poteva essere un nonno, o uno zio molto amato,
o addirittura il proprio padre
venuto a mancare all’improvviso.
L’intento inconscio era quello di passare
le caratteristiche amate al nuovo bambino,
perché potesse continuare
a portarne i doni e i talenti.
I nuovi soggetti, nati con un nome
già presente sull’albero, acquisiscono ovviamente
alcune delle caratteristiche riconosciute
alla persona scomparsa, ma più probabilmente
essi TENDEREANNO A MANIFESTARE
proprio le parti non espresse
del soggetto di riferimento.
L’impulso più profondo affinché
un nome prosegua il suo fascino
nelle generazioni successive,
è proprio la necessità di esprimere
le parti più segrete e nascoste,
proprio ciò che l’antenato
non era stato in grado di esprimere.
Il medesimo nome viene utilizzato
in più rami di discendenza, proprio per esplicitare
– in modi differenti – le qualità e le passioni
dell’avo che non erano emerse
o non si erano potute esprimere.
I figli delle persone che sono nate
nei primi 45 anni del 1900 devono lottare
contro la lealtà familiare di allora
che imponeva alle donne di sposarsi,
avere tanti bambini e non poter in nessun caso
liberarsi dal vincolo matrimoniale.
Ma anche i maschi avevano un vissuto pesante
connesso alla realtà terribile
delle due guerre mondiali e ai traumi
che hanno riempito l’albero
dei suoi effetti eclatanti per più generazioni.
Quando siamo nella ricerca di un Nome
da dare al nostro bambino è facile constatare
che qualsiasi originale pensiero che ci arriva
immancabilmente appartiene
al conosciuto familiare,
quel nome c’è già nel nostro albero
in una fascia generazionale di 4 o 5 livelli.
Non è una perdita di tempo conoscere
tutti i nome del nostro albero,
almeno fino alla quarta generazione,
e decidere di staccarci da tutti loro
per trovare per il nostro bambino
un nome che sia libero e che esprima
quello che vogliamo augurare
a questo bambino, senza inutili ripetizioni.
Dalla lettura dei nomi più comuni
che vengono dati in un determinato periodo
possiamo anche leggere
la tendenza sociale e la richiesta inconscia.
Dove va la nostra società letta secondo
i canoni dell’inconscio generazionale?
Facciamo una prova, andiamo a leggere i primi tre nomi più gettonati nel 2022 per le femmine in Italia e i tre nomi maschili con le stesse caratteristiche. Ecco cosa troviamo:
1)SOFIA
2)GIULIA
3)AURORA
sono i primi tre nomi di bambina più utilizzati
1)LEONARDO
2)FRANCESCO
3)ALESSANDRO
sono i primi tre nomi di bambino più utilizzati
Cerchiamo di dare una spiegazione
dal punto di vista dell’inconscio generazionale.
SOFIA = Il significato viene dal greco e vuol indicare SAPIENZA, e rappresenta l’incarnazione del Padre nel Cristo suo Figlio. Dunque individua un rapporto molto forte della femmina con il proprio padre. Il nome di SOFIA ci parla di un nuovo futuro positivo e di una saggezza che deve utilizzare l’immaginario per creare nuove chance percorribili. E’ come se la nuova bambina SOFIA dica: “VOGLIO MANIFESTARE L’INGEGNO DI MIO PADRE NELLA MIA SAPIENTE IMMAGINAZIONE, soprattutto nel lato artistico. Si tratta di dare una nuova chance alla famiglia, ma non troppo “materica”, bensì proiettata su un aspetto mentale ed artistico.
GIULIA = Il significato di Giulia deriva dall’aspetto gentilizio dell’antica famiglia dei Cesari, “sacra a Giove”. Secondo altri studiosi il nome avrebbe un’origine greca derivando da ioulus, con il significato di “lanugginoso”. E’ la classica donna intellettuale che non deve, né vuole dimostrare al maschile la propria intelligenza. E’ sicuramente più evoluta dei maschi, ma non deve sforzarsi, non si sente in lizza, per lei è infatti normale trovare il pelo nell’uovo. Ma questa precisione chirurgica non le serve per addivenire alla concretezza, ma per il semplice gusto di averlo trovato (il pelo nell’uovo). E’ un piacere intellettuale totale. L’uomo viene semplicemente tollerato al suo fianco, ma è evidente che la sua presenza o assenza non cambia assolutamente nulla nella sua prospettiva di vita.
AURORA = Il terzo nome più usato nel 2022 è stato AURORA. Aurora deriva dal termine latino aurōra che vuol dire appunto “aurora“. Dal punto di vista etimologico, forse deriva dal latino arcaico ausosa, a sua volta derivato probabilmente dal sabino Ausel come si chiamava la divinità del Sole, oppure da aurum, che vuol dire oro. Aurora è una donna splendente, è la nuova alba che ci attende perché continuamente alla ricerca di cose nuove e di eventi che si rinnovano. L’unica cosa di cui ha timore è di entrare nei legami troppo stretti dell’affettività: “Libertà va cercando ch’è sì cara!” La routine del quotidiano per lei è una vera prigione. La frequenza del nome di AURORA richiama la paura delle donne di oggi che non vogliono più ritornare indietro per essere prigioniere dei legami affettivi della vecchia famiglia. Esprime così la paura dei legami, evidenzia il desiderio di mantenere la libertà e soprattutto di non permettere ai maschi di fermare o rallentare la propria evoluzione
I primi tre nomi maschili del 2022
LEONARDO = Qui siamo oltre ogni conflitto, Leonardo è figlio di Caterina e del notaio, ma il suo legame non sarà con nessuno dei due. Sarà messo a bottega assai presto così che possa reclamare di essere figlio della propria intelligenza. E’ una bellissima partenza, che identifica infiniti progetti personali, ma senza alcuna radice alle spalle. "Mi sono fatto dal Nulla!"
FRANCESCO= E’ una persona molto intelligente e misericordiosa, si tiene sempre un po’ in disparte. Sa che fare il "finto tonto" gli conviene sempre nella vita. E’ come l’intelligenza calcolatrice del Gesuita che si nasconde negli umili panni del Francescano. Nel nome Francesco c’è tutto il riferimento al Santo di Assisi e dunque tutta la problematica connessa con l’autorità. Francesco deve essere un nuovo padre, più aperto e misericordioso, ma non vuole entrare in conflitto con il vecchio padre, non vuole guerre di successione, ma restituisce gli averi ed i vestiti a colui la cui autorità è per lui decaduta. Entra in rapporto con la fede, riconoscendo solo un’autorità divina, non costituita.
ALESSANDRO= Qui il conflitto è invece totale con il materno con il quale è entrato in totale simbiosi. Questo materno lo sostiene e lo glorifica, ma anche non lo lascia vivere in pace. Il grande condottiero Alessandro aveva dietro di sé una madre omnipresente. Alessandro ha sempre scatti d’orgoglio e d’ira rivolti inconsciamente contro sua madre. Lui deve mostrare la sua forza e la sua voglia di conquistare nuovi lidi e nuove terre. Non combatte contro suo padre che è stato già detronizzato dal materno, oppure semplicemente non è mai esistito. Così si propone piuttosto di proteggere il maschile contro il potere manipolatorio del femminile.
Cosa vogliono dirci nel 2022
questi nomi a livello generazionale?
Sofia= Occorre preoccuparci
di un nuovo immaginario, per sperimentare
nuove strade, il futuro è in mano alle femmine.
Giulia= Siamo molto più intelligenti dei maschi,
ma dobbiamo reggere la parte e non eccedere,
non sottolineare troppo questo divario.
Aurora= Abbiamo conquistato
la nostra libertà e dobbiamo
continuare a lottare per non perderla
Diciamo che le femmine sono coscienti
della propria forza e intelligenza,
si preparano a produrre un nuovo immaginario
e sono sostanzialmente proiettate nel futuro,
scappando da un passato in cui
non vogliono ricadere e che assolutamente
non desiderano ripetere.
Hanno imparato e vogliono fare tesoro
dell’esperienza vissuta.
Leonardo=inizia come un leone,
ha una bellissima partenza
e ottime caratteristiche mentali,
ha nella sua visione grandi progetti,
ma manca la coscienza della propria radice.
Francesco= Molto intelligente,
ma anche un po’ imbranato.
Deve sempre difendere la propria privacy,
si deve un po’ nascondere. Anche il suo rapporto
con il materno è pesante, anche se
meno conflittuale rispetto ad Alessandro.
Francesco ha sempre bisogno
di un supporto esterno, di un punto di riferimento,
altrimenti diventa trasparente e inconsistente.
Alessandro= Significa protettore degli uomini.
Qui siamo ancora fermi in una relazione
con il materno molto pesante
dalla quale è difficile uscire.
Nella diatriba col materno è ancora fermo
allo scatto d’ira e d’orgoglio.
Il maschile sembra invece rimasto
a divincolarsi nell’Edipo, a cercare di liberarsi
dalla vecchia autorità del proprio padre
che vuole rinnovare e sostituire,
oppure è ancora lì a combattere contro
il suo materno pesante e vampiresco.
L’unica possibilità di avere progetti
per il futuro il maschile la ottiene formulando
il pensiero di essere orfano, senza origini,
e figlio della sua propria intelligenza.
Dunque il maschile è ancora rivolto
al solo passato, lo combatte febbrilmente
oppure lo nega semplicemente,
ovviamente rafforzandolo.
E’ chiaro che, anche a livello inconscio,
è il maschile che versa più in difficoltà
in questi anni...
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