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COSA E’ IL TEMPO? E LA TIME LINE?

mar 21 gen 2020
Il tempo non può venir pensato come la quarta dimensione dello spazio, anche se tutti normalmente lo descriviamo con locuzioni e metafore spaziali.
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COSA E’ IL TEMPO?

E LA TIME LINE?

La PNL (Programmazione Neurolinguistica

o Neurolinguistic Programming

NLP in inglese)

ci aiuta a mettere a tema la nozione

del tempo rispetto alla nostra coscienza.

Qual è il modo normale con cui

ciascuno di noi sperimenta il Tempo?

In quale configurazione

lo formalizziamo soggettivamente?

Come ne prendiamo consapevolezza?

La maggior parte della gente crede

che gli eventi del futuro si avvicinino

progressivamente a noi fino a che,

a un certo punto, si manifesteranno

nel nostro presente,

per poi svanire e perdersi

nel gorgo del passato.

La filosofia da sempre ci insegna

che la presunta spazializzazione del tempo

sia un errore della nostra percezione

Il tempo non può venir pensato

come la quarta dimensione dello spazio,

anche se tutti normalmente lo descriviamo

con locuzioni e metafore spaziali.

Semplicemente il tempo è una

categoria NON-SPAZIALE dentro cui

le cose semplicemente si modificano:

quando stiamo percependo

il flusso temporale significa soltanto

che stiamo avendo coscienza

del cambiamento delle cose stesse.

Ma anche se la scienza e la filosofia

ci avvisano continuamente

di questo “inganno”,

la nozione spaziale del tempo

è radicata nell’esperienza

della temporalità del genere umano.

Già i Greci e tutti gli abitanti dell’Ellade

denominarono il TEMPO con la parola

CHRONOS

che deriva da un’antica radice indoeropea

“gher”,

che identifica il concetto di delimitare,

rinchiudere, recintare.

Già da allora il concetto di tempo

fu spiegato attraverso metafore spaziali,

uno spazio inteso come qualcosa

che possiede in sé infinite potenzialità

(è infatti il concetto di Chaos).

Se Chronos delimita la realtà,

significa che questa lo supera da ogni lato.

I Latini crearono la parola tempus:

ma anche questa deriva dal greco antico

e la sua radice “tem” deriva da “temno”

che significa

“tagliare”,“dividere”, “conchiudere”

così anche nel mondo romano

viene confermato il concetto di limite,

il tempo è una parte delimitata della realtà.

L’idea della limitazione si è conservata

fino ai nostri giorni

nella coscienza comune delle persone,

come se il tempo potesse in qualche modo

separarci dall’eternità dell’esistenza.

L’INGANNO DELLA

NOMINALIZZAZIONE

Per addentrarci dentro

la problematica temporale così come

viene approfondita dalla PNL

(Programmazione Neuro Linguistica)

e dalla Timeline Therapy,

possiamo dire che il problema di fondo

del TEMPO è insito nel nostro linguaggio

dove viene definito con un nome.

Sappiamo che qualsiasi sostantivo

è grammaticalmente utilizzato

per identificare un oggetto,

così siamo costretti a pensare al tempo

“come se fosse una cosa”.

Questo significa che il concetto

che sta dietro al termine “TEMPO

ha subito una NOMINALIZZAZIONE:

ma se ci pensiamo bene quello che

designiamo con quel nome non è niente

che si possa toccare, vedere, udire,

odorare o gustare. Il primo livello logico

di cui possiamo parlare

è che il Tempo sia

“l’accadere puro e semplice degli eventi”,

mentre la consapevolezza

delle cose che cambiano si trasforma

nel nostro pensiero nella certezza

che esista davvero nella materia

un “flusso temporale”.

Il primo a comprendere

che il concetto di tempo,

come quello dello spazio,

fossero da ascrivere esclusivamente

alla soggettività umana fu Immanuel Kant,

tanto che li definì categorie a priori

della mente umana.

Il “tempo” non possiede infatti

alcun referente esterno oggettivo.

La PNL (Programmazione Neuro Linguistica)

ci insegna che quando qualcosa

è stata NOMINALIZZATA,

molto probabilmente la nostra mappa

non è stata ben formata.

Così possiamo convenire che il tempo

non potrà mai riferirsi ad una cosa reale,

eppure, quando ne parliamo,

lo confondiamo sempre con un oggetto.

Diamo per scontato che là fuori

esista davvero,

indipendentemente dalla nostra “mente”

che lo ha invece creato.

Il tempo è solo un’astrazione

che utilizziamo per vivere:

non esiste nella realtà,

ma solo nella nostra coscienza,

come convinzioni, valori e sensazioni:

l’unica esperienza

che possiamo fare del tempo

è che “le cose cambiano”

oppure che “si sta facendo tardi…”

Siamo così intrisi di tempo e temporalità,

che non potremo esistere se non come

“creature temporali”,

siamo dentro il tempo eppure

concettualizziamo le cose

al di là del tempo.

MANIPOLARE IL TEMPO

A NOSTRO PIACIMENTO

E’ interessante notare come

già nell’antichità esistesse la tendenza

degli esseri umani a manipolare

i contenuti psichici biografici

allo scopo di vivere una vita

più equilibrata e felice.

Per gli stoici, ad esempio,

obiettivo di tutti gli ammaestramenti

era plasmare il carattere della persona

e ciò si realizzava principalmente

con la deliberata ripetizione

– a livello fantasmatico –

di certe esperienze problematiche

che si erano vissute.

Negli esercizi di pensiero degli epicurei

i discepoli cercavano di vedere

la propria esistenza da differenti

punti di vista esterni

per verificare quanto apparissero piccole,

viste da lontano, le preoccupazioni

e le difficoltà quotidiane.

La stessa nozione di Linea Temporale

non è nuova: era già presente

ai tempi di Aristotele ed è stata oggetto

di numerosi e differenti approcci

di comprensione finalizzati alla guarigione.

Pratiche di questo tipo ci fanno capire

il bisogno che da sempre gli esseri umani

hanno di ripensare la propria vita

allo scopo di produrre cambiamenti

in direzione di un maggiore benessere.

Nel tempo moderno il primo a parlare

di archiviazione lineare dei ricordi

fu lo psicologo americano

William James nel 1890.

Korzybski nel 1921 definì la specie umana

come quella che “collega il tempo”.

Potremo aggiungere che la razza umana

“viaggia nel tempo” continuamente.

Compiamo dei veri e propri

trasbordi temporali lungo

le nostre personali time-line

e rischiamo anche di permanere in luoghi

che non sono collegati al qui ed ora

e vivere un’intera esistenza nella nostalgia.

Spesso esistono traumi del nostro passato

che continuano senza sosta a proiettare

nella nostra mente immagini, suoni, parole

e sensazioni di dolore che tormentano

la nostra coscienza, costringendo

la nostra vita

ad una sofferenza continua.

La tecnica della Chronoline Analysis

si ispira liberamente al procedimento

della Time Line Therapy,

scoperto nel 1985 da Tad James

e Wyatt Woodsmall.

La linea può essere compresa

come uno schema del modo di funzionare

della nostra mente.

I ricordi, così come appaiono

alla nostra memoria,

non sono effettivamente identici a ciò

che realmente è accaduto;

per questo possiamo diventare consapevoli

del modo in cui la mente li manipola.

La celebre affermazione:

“La mappa non è il territorio”

ci ha permesso di comprendere che

il vissuto è assolutamente più importante

dell’accadimento stesso.

Il vissuto emozionale distorce infatti

qualsiasi realtà oggettiva.

Con la scoperta della Time Line

possiamo finalmente utilizzare

la capacità manipolatoria e falsificatrice

della mente a totale vantaggio

dell’essere umano.

Quel vissuto traumatico e conflittuale

non devo soltanto subirlo,

ma posso modificarlo,

rivalutando la CAUSA RADICE

di tutte quelle esperienze passate.

Come per miracolo riuscirò a individuare

e raggiungere tutti i miei obiettivi futuri.

NOZIONE DI TIME LINE

(LINEA TEMPORALE)

La Cronogenetica inizia il percorso

con la lettura della Time line

per modificare e rileggere il racconto

della storia del soggetto, amplificandolo

all’interno del proprio albero generazionale.

La Linea Temporale è simile ad una

macchina del tempo interiore.

Per comprendere gli eventi passati

in relazione alla vita presente,

a mente inconscia organizza

l’esistenza personale in relazione

alla temporalità, un evento dietro l’altro.

Ciascuno di noi,

nella propria Linea del tempo,

immagazzina inconsciamente

e consecutivamente le memorie,

le emozioni, le credenze

e le proprie decisioni.

E’ grazie alla Linea Temporale

se siamo in grado di conoscere

la differenza tra oggi, domani,

lo scorso mese,

la prossima estate – anno dopo anno.

Pensa, solo per un attimo,

se fosse possibile influenzare

la tua Linea Temporale.

Ebbene questo è possibile

con la CRONOGENETICA,

anzi tu stesso sarai capace

di condizionare le memorie

così da smacchiare le credenze passate

e anche le emozioni negative vissute

che pesano e celano la tua visione

di un futuro più equilibrato e di successo.

 

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