Chi ha iniziato la Crono senza terminarla, la puo’ sempre concludere, anche dopo che sia passato del tempo.

Questa news è scritta per tutti coloro che hanno iniziato il percorso cronogenetico e che si sono fermati per qualche motivo, prima della ristrutturazione finale della Linea Temporale. Potrebbero sembrare insuccessi della Cronogenetica o la constatazione banale che nessuna tecnica può essere valida per tutti, ma spesso, le persone che terminano anticipatamente il percorso, hanno ricevuto un eccesso di risultato che ha allarmato la parte inconscia della persona. E’ proprio questo iniziale cambiamento che spaventa il soggetto e che non gli permette di andare avanti, a motivo di quella Lealtà Familiare che non concede a nessuno di liberarsi dai legami che lo innestano al suo albero generazionale.

Un altro elemento che abbiamo notato, che può motivare il blocco del percorso cronogenetico, è proprio contenuto nel numero delle sedute: ad esempio chi si è fermato alla 7° seduta ha molto probabilmente vissuto un trauma molto pesante a 7 anni di età, oppure è un elemento che si ripresenta più volte nella storia dell’albero genealogico, sempre a quell’età. C’è bisogno di un attimo di tempo per permettere all’inconscio di superare quell’ostacolo che sembra insormontabile.

La Cronogenetica comincia con il check-up iniziale della Linea Temporale (Timeline) del soggetto e si conclude con la Ristrutturazione della Linea stessa nel 21° incontro. La persona, solo allora, può accedere ad uno spazio-tempo più consono al proprio essere, senza più il peso delle vicende generazionali del suo Albero. Solo dopo questo lungo cammino si raggiunge la mèta che, in qualche modo, ripercorre e simula la via personale verso la maturità non più fisica, ma questa volta emozionale, del soggetto.

Unica differenza è che la maggiore età, per la parte inconscia, resta ancorata ai 21 anni di età, come se il numero 21 possedesse un che di magico o particolare. Supportati dall’esperienza di 17 anni (2001-2018) di Cronogenetica, possiamo ipotizzare che il nostro emisfero destro – che è quello più orientato verso l’intuizione e l’aspetto analogico della realtà – riesca a contare solo fino al numero delle dita delle mani e alla loro somma (che appunto fa 20). Solo nel 21° anno di vita l’emisfero sinistro, connesso alla razionalità e ai numeri, prenderà il sopravvento: si raggiunge la maturità. Nella numerologia (21 = 7 x 3) il Ventuno rappresenta il prodotto di due numeri sacri: il 3 ed il 7. E’ il simbolo della perfezione, ma anche la terna del cammino umano, che si conclude appunto col numero 21 ed è il cui simbolo è una spirale.

Il percorso dei 21 gradini è a disposizione di tutti: solitamente l’inconscio può sostenere ed elaborare una seduta (di 50 minuti) a distanza di un mese dalle altre, proprio per permettere alla mente inconscia del soggetto, di integrare il contenuto dell’incontro, sia che si tratti di una emozione negativa, sia che riguardi una decisione limitante mentale o sessuale (Cronogènia).

Quando si lavora in coppia (Cronogenera) o in gruppo (Cronogenesi) il mutuo sostegno delle persone permette di velocizzare il cammino ed è possibile (solo se l’inconscio, una volta testato, lo permette) fare due sedute per ciascun incontro e quindi terminare il percorso con 11 appuntamenti.

Ricordatevi che il cammino di Cronogenetica, iniziato e poi interrotto, non viene comunque MAI perso; potete riprendere il vostro cammino in qualsiasi momento, quando il vostro inconscio si sentirà pronto a riattivare la strada verso la vostra RISTRUTTURAZIONE e INTEGRAZIONE della Linea Temporale che vi permetterà di raggiungere tutti i vostri obiettivi di vita.

Anche coloro che hanno già ristrutturato la Linea Temporale, ma hanno effettuato meno incontri dei 21 gradini che oggi occorrono, possono tornare ad integrare le poche sedute che mancano a completare il proprio cammino: prima del 2017 gli incontri erano 18!