In un mondo di immagini come il nostro, ricco di pornografia, quello che riusciamo a constatare è che non c’è più attrazione tra le persone, non c’è più il gioco della schermaglia amorosa o del doppio senso nelle parole. Perché non riusciamo più a rintracciare l’attrazione nel nostro quotidiano? Perché manchiamo di sicurezza verso ciò che realmente ci piace e ci attrae?
La nostra spiegazione parte sempre da lontano, dalle cause radici, e ci porta a considerare quello che accade oggi come un tentativo di soluzione a ciò che 100 anni fa è rimasto in sospeso. Forse, questa mancanza di attrazione, ci fa mettere la nostra attenzione su ciò che accadeva 4 generazioni fa, quando la pratica dei matrimoni combinati era ancora attiva nella struttura sociale. Le coppie non si sceglievano ma venivano messe insieme dai genitori o da regole sociali predefinite. L’attrazione si regolava e veniva esercitata come ADEGUAMENTO. L’amore e la sessualità finivano con l’essere una pratica da ripetere come un ALLENAMENTO, finché quello che era necessario fare diventasse almeno sopportabile.
In quell’epoca non c’era modo di capire o di accorgersi se un altro potesse piacermi, a meno che non si entrava nell’ambito del proibito: l’attrazione si manifestava fragorosa in quella sfera dove era vietata e non si poteva. Quel proibito poteva manifestarsi in qualche fugace esperienza, ma non poteva certo essere trasformato in una realtà affettiva normale.
Oggi un altro elemento che denuncia la mancanza dell’attrazione è proprio nel bisogno di portare all’estremo l’aspetto del piacere. Portare al limite il partner per scatenare più elevati livelli di piacere è proprio l’indice che non c’è più la percezione orgasmica.
Se chiedi ad un giovane dove sente l’orgasmo nel corpo, ti guarderà stupito della domanda così banale, e ti risponderà: “l’orgasmo si sente nei genitali!”. Forse pochi hanno sperimentato che l’orgasmo può essere percepito ovunque: nella testa, nei piedi, lungo la schiena, nelle mani. Questo oggi non è più percepibile ai più. Se il piacere si localizza solo nel sesso, significa che la sua frequenza è estremamente bassa.
E’ come il gusto che diventa sempre più greve ed ha necessità di sapori forti. Peperoncino, gusti pesanti, zuccheri in grande quantità, perché altrimenti l’alimento non ha più alcun sapore. Quando non si possiede più il gusto, allora si va a cercare un sapore sempre più marcato e deciso. Quando non si provano più emozioni, allora si vanno a praticare sport estremi, oppure ci si reca a Gardaland, dove i giochi producono questo tipo di emozione forte.
Il piacere oggi è innanzitutto immaginifico, perché sollecita sempre più la parte visiva, perdendo l’aspetto tattile. Il piacere diventa sempre più “maschile” e sempre meno “femminile”, perché è nella visione e nella distanza che viene reiterato.
Se il piacere viene da un’immagine, sei costretto a guardarla e a riguardarla finché ti dà di nuovo piacere. Così non si attivano più i canali millenari dell’erotismo umano, che risulta completamente esanime. Ti inserisci nell’immagine che ti viene offerta, eviti il tocco con l’altro e senza avere l’implicazione e la responsabilità di una relazione, riesci finalmente a godere del nulla.
Nello scorso secolo, in una condizione di matrimonio combinato, c’era almeno il timore dell’altro e la paura dello sconosciuto. Quell’obbligo di affrontare l’ignoto, diventava uno stimolo a conoscersi sia per la femmina che per il maschio. Oggi questo stimolo non esiste più perché entrare in relazione costa fatica.
Ci troviamo in una situazione un po’ assurda: i single di oggi ti dicono che non trovano nessuno, anche se siamo in un mondo pieno di altri single!!! Qualcosa non torna in questa affermazione! Tutti cercano l’anima gemella, ma non si fa nulla per trovarla.
Ecco come funziona.
Tutti abbiamo la possibilità di incontrare nella nostra esistenza la nostra anima gemella, perché le anime si danno un appuntamento durante l’esistenza per riconoscersi ed è proprio un “sentore” che ciascuno di noi sa di avere. Il problema è che dobbiamo ricordarci il segnale di quell’appuntamento che ci siamo dati con l’altra anima.
Il motivo per il quale le persone non incontrano la propria anima gemella è soltanto perché interpretano male i segnali di riconoscimento. E’ spesso solo la distrazione a tenerle soggiogate alla loro insoddisfazione.
Il preambolo per incontrare l’anima gemella è la percezione che ciò che sto vivendo non ha più senso per me, non mi soddisfa. Non si tratta di una insoddisfazione sociale, sessuale e neppure affettiva: si tratta di una insoddisfazione animica. Nel mio profondo so che qualcosa cambierà, ma non so come questo cambiamento potrà mai avvenire. E’ una certezza dentro di me, di cui però non conosco i particolari ulteriori; so che quando accadrà l’incontro, io lo riconoscerò!!!
Perché non incontriamo subito la nostra anima gemella? Semplicemente perché dovevamo fare altre esperienze prima dell’incontro, esperienze che sono importantissime per lo sviluppo ulteriore della nostra esistenza. Quel messaggio di riconoscimento, quel segnale di attivazione, deve essere però identificato da entrambi, altrimenti si rischia di passare nella distrazione esistenza dopo esistenza.
La possibilità di incontrare l’anima gemella è concreta e fattibile, ma dobbiamo mantenere alta la nostra attenzione e la nostra concentrazione, senza cedere al peccato di DISTRAZIONE che significa: continuare a lamentarsi e non fare niente per cambiare.
Il segnale di riconoscimento non è un cartellone pubblicitario lungo un’autostrada, né uno striscione di parecchi metri trascinato da un aeroplano sulla spiaggia, in verità possono essere solo piccole intuizioni senza nessun appoggio razionale.
Ma la favola dell’Anima Gemella non è un racconto mitologico o un simbolo psicanalitico, ma è una certezza incisa nella nostra anima. Ogni persona racchiude in sé il seme di questa esperienza, sa che prima o poi potrà incontrarla nella vita e il timore è proprio quello di non essere preparata all’evento.
E’ ovvio che quell’incontro sarà una Forza che destabilizzerà la tua esistenza e per farlo diventare tuo, dovrai mettere sul piatto tutte le cose che avevano valore fino ad allora. L’Anima Gemella non è la pace dei sensi o i fidanzatini di Peynet, ma un vero e proprio lavoro che incendierà la tua vita senza mai consumarsi.
Molte persone l’hanno già incontrata, l’hanno anche riconosciuta, ma poi se ne sono andate perché era troppo impegnativo mantenere viva e vegeta quella forte relazione e si sono arrese ai braccioli di un divano dove rivivere senza paura, con Netflix, il terrore di quelle emozioni.
Ma il mancato appuntamento con la propria anima gemella si trasforma nel mancato appuntamento con la vita. Allora possiamo ben dire che senza ATTENZIONE non c’è ATTRAZIONE, e senza ATTRAZIONE non si attiva la tua FECONDITA’.
Parleremo più avanti di un altro tema. Chi non ha ATTENZIONE vive l’esistenza nella DISTRAZIONE e la Distrazione sarà per lui la madre di ogni PRECARIETA’ e potrà generare solo un futuro di RIMPIANTO